Notizie Radicali
  il giornale telematico di Radicali Italiani
  giovedì 23 giugno 2005
 Direttore: Gualtiero Vecellio
Se sessanta numeri vi sembran pochi…

di Gu.Ve.

Siamo arrivati a “quota” sessanta. Considerando che usciamo dal lunedì al venerdì, sono dodici settimane: tre mesi, più o meno, di vita. E’ un piccolo strumento quello che vi offriamo, ben altro occorrerebbe per compensare almeno in parte l’enorme deficit di informazione e conoscenza che i radicali patiscono da sempre. Crediamo tuttavia che “Notizie Radicali” assolva una sua non trascurabile funzione.


Quando si cominciò a parlare, tempo fa, con Daniele Capezzone, Teresa Dentamaro e Antonio Grippo, di mettere in piedi un qualche tipo di strumento informativo, ci si pose come obiettivo quello di fornire degli “strumenti” all’area radicale. Era infatti accaduto che, senza colpa o responsabilità di nessuno, qualche importante intervista o articolo di Marco Pannella, Emma Bonino o di altri, non fosse stato inserito nel sito radicale; e che molti, non avendo acquistato il giornale dove era stata pubblicata l’intervista o l’articolo, non ne fossero a conoscenza. Dunque, un primo obiettivo che si voleva perseguire, era meramente documentale: i compagni di Torino non necessariamente acquistano il “Mattino” di Napoli; e può accadere che a Palermo non tutti i giorni si comperi “La Stampa” o “Il Corriere della Sera”. Con tutti i limiti dovuti al tempo, all’esiguità dei mezzi e delle persone impegnate, e anche, in parte, scontando i nostri “umori” che ci fanno privilegiare alcuni temi e non altri – selezioni che per forza di cose sono opinabili - cerchiamo di assicurare un minimo di rassegna stampa: che dia conto all’area degli interventi e delle interviste dei dirigenti radicali, che altrimenti rischierebbero di andare dispersi; poi proviamo a segnalare anche argomenti che crediamo siano di un qualche interesse, dal momento che trattano temi e questioni che ci stanno a cuore. La selezione è, lo ripeto, arbitraria e indubbiamente ogni giorno molti altri articoli potrebbero essere inseriti. Mettiamola così: a fronte del nulla di prima, meglio o no il “poco” di oggi?


Sempre nell’ambito documentale altre due sezioni: la riproposizione di articoli e interventi che recuperiamo dai nostri archivi; non certo per dire “l’avevamo detto”, ma per non smarrire noi stessi la memoria di quel che si è detto e fatto. E’ materiale che può tornare utile all’iniziativa dell’oggi. E la rubrica dei “sepolti vivi”: testi, per lo più libri che se si ha fortuna si trovano nel circuito dell’antiquariato, di persone cui dobbiamo qualcosa, che hanno dato grandi contributi, e che forse per questo vengono silenziati, dimenticati; “sepolti” appunto. I loro libri non si pubblicano più, si ignora quello che proponevano e dicevano. Da quell’oblio cerchiamo di strapparli.


Infine gli editoriali. E’ motivo di piccolo, ma compiaciuto orgoglio: siamo riusciti a convincere dei compagni, degli amici, che pensavano a tutt’altro, e in tutt’altro erano impegnati, a scrivere, mettere insieme e in fila parole, pensieri, concetti politici. Ne è nato un piccolo collettivo che è letteralmente una “scoperta”: ognuno con la sua storia, i suoi percorsi politico-culturali, eppure in qualche modo si armonizzano; ne è venuta fuori una discreta orchestrina, ed è buona musica. Se poi pensiamo che tutti lo fanno gratuitamente, per il puro piacere di comunicare e confrontarsi, ragionare ad alta voce assieme ad altri… Cito un amico per tutti, e gli altri non se ne abbiano a male: Piergiorgio Welby. Se c’è una cosa di cui sono orgoglioso è di aver pubblicato un volumetto con i suoi interventi (chi lo vuole non ha che da chiederlo), e ogni volta che arriva un suo intervento è una piccola gioia… Gli editoriali vengono scritti in totale autonomia e libertà, e ne nascono anche dibattiti interessanti che poi si riverberano nel forum radicale: un po’ di buona moneta che contrasta la tanta discutibile. Cominciamo anche ad arrivare offerte di collaborazione. Non siamo, né intendiamo diventare, una “buchetta postale”, ma la struttura è sostanzialmente aperta; e dunque il parco dei collaboratori, con il tempo è destinato evidentemente a crescere. Ad ogni modo fin da ora registriamo con soddisfazione che “Notizie Radicali” viene “gettonata” frequentemente in quel circuito curioso per non dire bizzarro che sono i “blog”.


Veniamo al dunque: sarebbe ora interessante e utile sapere dai destinatari di questa newsletter, che cosa ne pensano. Se hanno suggerimenti, critiche, consigli; soprattutto piacerebbe sapere che tipo di “uso” se ne fa: se questa newsletter viene veicolata, e in che modo; se si ritiene che sia uno strumento utile, se si ha l’abitudine di leggerla regolarmente, e quando; quali sono le sezioni che maggiormente interessano; se ci possono segnalare persone che possono essere interessate a ricevere la newsletter...Ci piacerebbe pensare, per esempio, che questo piccolo strumento viene anche utilizzato per l’iniziativa politica nel luogo dove si vive; che dalla sua lettura è venuto lo stimolo e l’idea per fare un qualcosa cui fino a quel momento non si era pensato. Bene, ora tocca a voi, fateci sapere.